Sembra incredibile, eppure ci sono agenzie che ragionano a senso unico e vedono soltanto il problema di chi richiede il permesso di soggiorno disinteressandosi completamente di coloro che, invece, grazie al febbrile lavoro che svolgono, garantiscono le pratiche necessarie.La questione riguarda l’Ufficio immigrazione di corso Verona che si trova in una Struttura non idonea, pericolante e pericolosa la quale, oltre a mettere a rischio la vita dei poliziotti e dei civili che lavorano all’interno, li costringe a svolgere il lavoro sotto la pioggia, nelle intemperie.
È’ innegabile e obbiettivante giusto precisare che i flussi di accesso per le richieste dei permessi di soggiorno sono stati razionalizzati e pertanto, le code oceaniche di un tempo che purtroppo contraddistinguevano questo ufficio, sono state in buona parte risolte.
Se è fuori tempo massimo la polemica sollevata contro la gestione dell’ufficio immigrazione di corso Verona da parte dell’ASGI, quella che invece è ancora decisamente in auge riguarda la mancata risoluzione del trasferimento del personale in altra struttura idonea a svolgere il servizio. Mentre e giustamente, in via cautelativa, si lasciano i richiedenti permessi di soggiorno all’esterno della struttura, i poliziotti, per ovvie ragioni di lavoro, devono lavorarvi all’interno, a rischio e pericolo per la loro incolumità. Al riguardo il Questore di Torino si è già attivato da tempo nella ricerca di un edificio alternativo, senza tuttavia avere riscontri favorevoli e tantomeno la giusta attenzione da parte delle istituzioni locali, in particolare Prefettura e Comune di Torino. Ad oggi queste istituzioni, tanto sensibili ai temi migratori, non hanno offerto nessuna proposta alternativa se non quella di “sacrificare” i poliziotti all’interno di questa pericolosa struttura.
Il Siulp, chiude Eugenio Bravo, il sindacato che tutela i lavoratori di polizia, non intende tollerare oltre questa indifferenza e denuncia pubblicamente il disinteresse pressoché totale da parte delle istituzioni.
Se non si metterà mano al più presto al problema, il rischio che qualcuno, come suol dire, si “faccia male”, è realistico; ma, il Siulp non resterà a guardare!!!
Torino, 26 aprile 2023
UFFICIO STAMPA SIULP TORINO