# Il bravopensiero

“Che qualche politico per ragioni elettorali o per estrema convinzione ideologica “libertaria” possa ritenere necessario tutelare le radici e la cultura di chi proviene da altri paesi è comprensibile e tuttavia non significa che possa tradursi in violenza sulle donne. Diventa invece assolutamente discutibile se un magistrato inquirente si conforma nel suo giudizio a valutazioni etiche, culturali o morali atteso che il suo compito è far rispettare la legge del nostro paese guardando esclusivamente alle fattispecie di reato come raffigurato dalla legge che, in questo caso, trattasi di maltrattamenti di genere. Anche perché, diversamente, anche la bigamia in certi paesi ha purtroppo una motivazione culturale così come i matrimoni imposti alle ragazzine e l’infibulazione. Inutile ribadire che la violenza sulle donne sia psicologica che fisica è da condannare senza se e senza ma, sempre che qualcuno non sia decisamente scollato dalla realtà o non intenda giustificare la violenza come fattore culturale imprescindibile. INACCETTABILE !!!!!!”
